La Voce di Pistoia
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MTB

Nono posto assoluto alla Rampichiana per Manuele Spadi del team New Bike 2008 Haibike Cycling Lab. Dopo l’ottimo esordio stagionale nella classica di Monteriggioni, il biker pistoiese si è messo in luce alla gara svoltasi domenica mattina a Castiglion Fiorentino, in provincia d’Arezzo.

PINOCCHIO SUGLI SCI

Si  è chiusa oggi con la prova di slalom gigante per le categorie Children 1 (Ragazzi 1999-2000)  e Children  2 (Allievi 1997-1998) la XXXI edizione del Pinocchio  sugli sci, che ha animato il paese e le piste dell’Abetone  per 8 lunghi giorni di gare.

SCI

Sono partite oggi  con la prova di slalom speciale in due manche le finali internazionali del XXXI Pinocchio sugli sci, in corso  all’Abetone.

PINOCCHIO SUGLI SCI

Si sono aperte con le bandiere italiane a mezz’asta e listate a lutto e con  un minuto di silenzio le Finali internazionali della 31esima edizione del Pinocchio sugli Sci. Oggi, venerdì 22 marzo, e sabato 23 marzo  scenderanno in pista 300 concorrenti, impegnati prima con lo slalom e poi con il gigante.

CICLISMO

L’associazione pistoiese, promotrice e organizzatrice di manifestazioni è nota in, casa e fuori, come un'eccellenza tra le realtà cicloamatoriali perché riesce a unire, attraverso le proprie iniziative, sport e  solidarietà, cultura e territorio.

PINOCCHIO SUGLI SCI

Oggi sono andate in scena le finali nazionali per le categorie Ragazzi e Allievi, finali che hanno visto coinvolti otre 700 atleti, impegnati nella prova di slalom gigante. Sono stati ammessi  alle Finali internazionali i migliori 8 Ragazzi (4 maschi e 4 femmine) e i migliori 12  Allievi (6 maschi e 6 femmine)

PINOCCHIO SUGLI SCI

E’ tornato il sole: oggi cuccioli 1 e 2 in pista. Vittoria altoatesina tra i cuccioli 2 con Laura Auer e  Manuel Ploner.  Tra i Cuccioli 1 si impongono la bergamasca Alessia Guerinoni e il  cuneese Marco Abruzzese. In stazione ci sono anche i ragazzi di Aspen (Colorado) e il sindaco della città nordamericana che presto sarà gemellata con Abetone. 

CHITI SCHERMA

Non è da tutti ricevere una lettera del Presidente della Federazione Nazionale. E' accaduto ad Andrea De Rosa, giovane rappresentante della Chiti Scherma, che si è meritato un encomio da parte della massima carica federale per un gesto di fair play compiuto durante i campionati italiani a squadre under 12.

LIBRI GIALLI
Debutto editoriale per la scrittrice genovese Nadia Morbelli con Hanno ammazzato la Marinin.
PISTOIA

In occasione della XXI  Giornata FAI di Primavera, che si terrà il 23 ed il 24 Marzo, a Pistoia sarà possibile visitare il Monastero da Sala in corso Gramsci 148 e la Cappella del Santissimo Crocifisso

QUARRATA

Danilo Rea per La Magia della Musica non ha proposto un programma particolare. Le notizie certe: lui ed il suo pianoforte. Il resto sarà un momento improvviso di fantasia, suggestione, ricordi e presente

AGLIANA

Sabato 23 marzo alle ore 11 si inaugurerà, "sulle scale del Comune" ad Agliana la mostra "Pinocchio" del pittore Marcello Meucci. L´artista ci permette con i sui dipinti di grande dimensione di rievocare la storia che ha appassionato generazioni di ragazzi

AGLIANA

Sabato 23 marzo alle ore 21.15 al Teatro Moderno di Agliana va in scena "Le Novelle di Fine Mese",  uno spettacolo di e con Andrea Bruni, con musiche dal vivo Fabio Torriti e Daniele Luti

CAMBIA LA STAGIONE, CAMBIA LA CITTA'

Giovedì 21 marzo Pistoia saluterà la nuova stagione con iniziative culturali, commerciali e turistiche che si svolgeranno fino a domenica 24 marzo. Ecco tutti gli appuntamenti per riscoprire luoghi e piazze della città riqualificati

PISTOIA

Lo spettacolo approda a Pistoia da venerdì 22 a domenica 24 marzo (feriali ore 21, festivo ore 16). Alessandro Gassmann incontrerà il pubblico sabato 23 marzo alle ore 17,30 nel Saloncino Manzoni (corso Gramsci, 127 – 1° piano)

PISTOIA

La mostra “Oltre il giardino” a Palazzo Fabroni e nel giardino “Il Carbonile” sarà inaugurata il 21 marzo alle 18 e potrà essere visitata fino alle 22. Saranno allestite opere di dieci artisti toscani. La rassegna resterà aperta fino al 2 giugno

Come una freccia veloce
traverso il cielo sul .....
All'indomani dell'elezione del nuovo Papa mi sento .....
La volpe uscì dalla tana e si guardò intorno annusando .....
Non è male la solitudine
per leggersi dentro
.....
L’agenzia formativa Cescot Confesercenti comunica che è in .....
nuovo studio amministrazioni e consulenze condominiali in Pistoia .....
Ultimi posti per un corso su commercio e somministrazione di .....
Ultimi posti disponibili per un corso destinato ad aspiranti .....
PISTOIA
Lorenzo Chiuchiù: "Onorato per la vittoria del Premio Ceppo grazie a Sorteggio"

24/3/2013 - 15:57

Giudicare un concorso di poesia non è mai un'impresa facile.
La poesia, una delle più delicate e complesse forme d'arte, si presta difficilmente a paragoni, proprio perché è sia frutto dell'interiorità del suo autore sia di quella del lettore; entrambi i contributi, infatti, sono individuali e irripetibili: ognuno è libero, entro certi limiti, di interpretare una poesia e ciascun autore vede la realtà, o una sua porzione, in maniera diversa dall'altro.

Ma Lorenzo Chiuchiù sembra averci messo "qualcosa" in più degli altri poeti in gara, almeno quel tanto che basta per regalargli una splendida vittoria nella 57esima edizione del Premio Ceppo di Pistoia.
In "Sorteggio" -questo il nome della sua raccolta- non troverete un poetare facile, di immediata comprensione: come scrive Davide Rondoni nella presentazione in quarta di copertina del libro, qui «c'è un'aria tesa, di rischio. La poesia non è dopo, non è al riparo. È nel vivo della questione. Ci sono poeti che puoi sforzarti di seguire e altri che devi seguire, quasi come un cieco, accettando la cecità che dapprima ti impongono. Chiuchiù è di questa seconda razza [...]. Questo libro non è addomesticabile, non finirete dicendo: "interessante". Perchè prende alla gola, e avvicina una fiaccola alle pupille. E vede se siete ancora vivi».
Questo libro esercita un fascino di mistero, di oscurità, di potenza espressiva veramente difficile da trovare in altri poeti a lui (e a noi) contemporanei, e il lettore di Sorteggio deve sapere che non può avvicinarsi al libro in modo poco convinto, come se si stesse leggendo un quotidiano.
Milo De Angelis, uno dei principali autori della poesia italiana di oggi, scrive di lui: «Lorenzo Chiuchiù compie un viaggio nelle zone più segrete, impervie e introvabili dell'anima umana. Con lui siamo di fronte alle tenebre, al buio assoluto e senza scampo che ci vuole inghiottire. Avvertiamo in ogni pagina il senso di un pericolo, qualcosa di mortale, qualcosa che può accadere da un momento all'altro».
E dobbiamo credergli, così come ha fatto la giuria del Ceppo, che proprio ieri l'ha incoronato vincitore dell'edizione 2013 del più prestigioso premio letterario pistoiese.

La vittoria è arrivata alla fine di un lungo percorso di selezione: Sorteggio (edito da Marietti, 2012) è arrivato qualche mese fa tra le mani della Giuria Letteraria del Ceppo (costituita da autori e poeti italiani come Paolo Fabrizio Iacuzzi e Milo De Angelis) assieme ad altre circa 70 raccolte poetiche pubblicate negli ultimi due anni. Compito della Giuria Letteraria era effettuare la prima "scrematura", che ha portato alla selezione dei 3 poeti finalisti: Chiuchiù, appunto, ma anche Antonella Anedda, con Salva con nome (Mondadori 2012), e Stefano Dal Bianco, con Prove di libertà (sempre Mondadori, 2012).
La palla a questo punto è passata ai membri della Giuria dei Giovani Lettori, fatta da ragazzi e ragazze di età compresa tra i 15 e i 35 anni ed espressione delle istituzioni economiche e culturali della nostra città; in un mese di tempo, i 21 ragazzi hanno letto tutti e tre i libri per arrivare preparati all'appuntamento di ieri, alla Sala Consiliare del Comune di Pistoia, dove avrebbero indicato la loro preferenza con votazione segreta.
Erano disponibili, come ogni anno, solo tre votazioni: nella prima per vincere occorreva la maggioranza dei 2/3 (14 voti), nella seconda quella assoluta (11 voti) e nell'ultima la maggioranza relativa.
In caso di ulteriore parità il premio sarebbe stato assegnato in ex-aequo.
E come prevedibile, il momento clou della serata non è stato affatto avaro di sorprese: dopo i primi 2 scrutini risolti in un nulla di fatto, il terzo spoglio dei voti ha visto un accanito testa a testa fra Anedda e Chiuchiù che ha tenuto tutti col fiato sospeso. 
L'esito finale lo sapete. Chiuchiù vince con dieci voti, staccando Anedda (8) e Dal Bianco (3).
Questo concorso di inserisce, però, in un contesto artistico e culturale più ampio dell'evento di ieri: sono state organizzate nei scorsi giorni diverse manifestazioni ed "esibizioni" poetiche tra Firenze e Pistoia, in cui gli autori hanno parlato dei loro modelli, dell'amore, di Pinocchio (quest'anno ricorre l'anniversario numero 130 della sua pubblicazione), ma è d'obbligo menzionare anche i numerosi incontri coi ragazzi delle scuole superiori di Pistoia e pure gli altri premi assegnati, ovvero il Ceppo Natura a Marco Martella, il Ceppo Ragazzi a Guido Sgardoli e il prestigioso Premio Bigongiari alla poetessa angolana Ana Paula Tavares.
Inutile dirlo, tutti gli occhi della città erano rivolti alla premiazione di ieri sera, che ha suggellato la vittoria -a mio avviso meritata- di Lorenzo Chiuchiù.
Ma conosciamolo meglio.
Lorenzo Chiuchiù nasce a Perugia nel 1973. Da sempre appassionato e studioso di letteratura, pubblica studi su Hoffmann, Hölderlin, Baudelaire e Char; oggi insegna all'Accademia Lingua Italiana, dirigendo e coordinando dal 2000 i corsi di scrittura creativa. Ha pubblicato e curato diversi saggi, ed è redattore di Davar. Il suo esordio è Iride Incendio, uscito nel 2005 (La Vita Felice) e pubblicato nella collana Niebo, curata dal suo amico e "scopritore" Milo De Angelis.
Sorteggio, il suo secondo libro che lo proietta, a detta di alcuni, tra i principali poeti italiani di oggi, è suddiviso in cinque sezioni: Assalti, Redde rationem, Remote, Elementi e Anno platonico. 
Tutta la struttura poetica della raccolta si basa sulla potenza delle immagini, come già accennato precedentemente: «una forza però non da considerarsi esclusivamente estetica, quanto piuttosto pragmatica per caratterizzare passo dopo passo l'incedere del libro, per accompagnare anche all'interno dei cunicoli più stretti, delle insenature più pericolose».
Sono riuscito a intervistare, tra la confusione generale che ieri ha fatto seguito alla premiazione, Lorenzo Chiuchiù, così potrete comprendere alcuni elementi importanti della sua poetica direttamente dalle sue parole.

Come si sente? Un'impressione a caldo sulla vittoria?
Sono onorato di questo premio: è un premio storico che ha una lunghissima tradizione, che ha attraversato tutta la cultura italiana ed è fondante per la storia della poesia in Italia. Era un premio inaspettato e, per me, un dono.

Bene, partiamo dal titolo: come mai ha deciso di chiamare la sua raccolta Sorteggio? Cosa significa?
Dentro Sorteggio risuonano due voci potenti: da una parte c'è l'idea di Sors (sorte n.d.r.), che tiene unite le cose e i destini delle persone. Dall'altro lato c'è questo essere espulsi da qualsiasi tutela: il sorteggiato è uno che si trova a dover affrontare una storia, un destino, un tempo. Questo contrasto, che mi ha sempre affascinato, c'è in quello che scrivo.

Il tema della morte, insieme a tanti altri temi trattati, ha un ruolo importante: in che senso viene presentata e come si lega a Sorteggio?
La morte c'è, ma non credo sia un libro pessimista. La morte è, come direbbe San Paolo, davvero l'ultima nemica. È la potenza contro cui dobbiamo confrontarci, è la soglia di un grande mistero, o di un grande nulla.

Quali sono i modelli e le correnti letterarie di riferimento a cui si è ispirato per Sorteggio?
Sono molto legato a una certa poesia francese: amo Char, così ben tradotto da Bigongiari. Amo anche la poesia russa: Marina Cvetaeva, Anna Acmatova. Questi forse sono i maestri, i miei grandi maestri.

Ci sono alcune forti immagini (come il bicchiere di terra, il battesimo nel veleno) nel suo libro che restano impresse: quale forza ha voluto dargli?
Molto spesso l'immagine arriva e costituisce il nucleo centrale del testo che poi si scrive. È molto difficile, però, spiegare l'origine di queste immagini. So che sono immagini consanguinee, che trovano un accordo fra di loro, e finché non lo trovano non sono degne di finire in un testo.
 
Mi può dire, se esiste, una poesia, un frammento, un'immagine della sua produzione a cui è più attaccato?
Non saprei dire. Io immagino i libri come dei percorsi, degli attraversamenti. Ecco, forse la parola giusta è proprio questa, attraversamento: ogni sezione è una specie di soglia ideale, e quindi cerco di non restare legato a una 
particolare sezione o a un particolare testo. Ci sono però dei termini ricorrenti, dei temi ricorrenti, ma questi devono subire delle metamorfosi, devono diventare sempre altro da se stessi.
di Lorenzo Porciani
 
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